Vuoi sapere come aprire un business center? Partiamo subito con una buona notizia: investire nei business center conviene. Parliamo di veri e propri uffici delocalizzati e non solo di “coworking”, cioè di spazi condivisi open space. In Italia dal 2010, oggi queste formule si trovano soprattutto nelle grandi città ma anche nei piccoli centri.
Sappiamo che gli uffici condivisi soddisfano la domanda di liberi professionisti e aziende che sempre di più cercano nuove vie per abbattere i costi. Ma anche di startupper e di smart worker che vedono specialmente nel coworking la possibilità di condivisione di idee e di creare una community.
Ma, prima di scoprire come l’esperienza consolidata a livello internazionale di un leader del settore come IGW può aiutarci a capire come aprire un business center di successo, vogliamo analizzare tutti i punti a vantaggio di questa idea imprenditoriale. Ecco quindi 3 motivi per cui riteniamo sia un’ottima idea investire in un business center.
I vantaggi dei business center e del coworking per il cliente finale sono noti. Oggi però investire nei business center è una opportunità anche per chi vuole investire.
Il coworking è ormai diventato una categoria del real estate e un modo redditizio di trattare gli immobili commerciali.
Solo per citare un dato, secondo un operatore del calibro di Cushman&Wakefield, chi ha in mente un grande investimento immobiliare oggi è propenso a destinare al coworking tra il 15% e il 30% del proprio patrimonio immobiliare.
E ancora, il trend da un punto di vista della redditività è in crescita. Come riportato da un articolo di Immobiliare.it, nel 2018 il 42% degli spazi di coworking ha generato profitto, contro il 40% dell’anno precedente. Un dato che, a partire dal 2013, risulta in costante aumento grazie anche alla crescita della domanda che ha subìto una impennata dopo la pandemia.
Ultimo ma non ultimo, secondo un’indagine di Italian Coworking, chi investe di più, almeno 100mila euro, ha più chances di redditività e di raggiungere il break-even in un tempo più breve. Anche l’indice di equipaggiamento degli spazi, in particolare le dotazioni di sicurezza e tecnologiche, confermano che investire nei business center paga.
Oggi sono molti gli imprenditori che preferiscono dedicarsi alla riconversione di un’intera unità real estate. Si pensi alle palazzine nei centri direzionali, nelle aree industriali o nei pressi dei tribunali, tutte zone ad alta densità di aziende e con grande transito giornaliero di professionisti.
Come investire nei business center, quindi? Per un privato che volesse adibire un proprio immobile allo scopo di coworking un ruolo importante gioca il metodo per rendere l’ufficio accogliente e funzionale, ovvero la valorizzazione immobiliare.
Questo spiega perché, anche nel nostro Paese, i modelli che sembrano funzionare bene sono quelli a rete, anche in franchising, dove è possibile usufruire di un know how consolidato. Circa il 38% dei coworking e degli uffici condivisi in Italia infatti, appartengono a network, in genere orientati a specifiche finalità, fondati su brand, ma soprattutto su modelli relazionali, umani e lavorativi.
Si parte da soluzioni che prevedono il franchising di un marchio, con il quale si acquista un pacchetto base per aprire un coworking assolvendo rapidamente a tutte le procedure amministrative, fino a network che, insieme alla condivisione dello spazio lavorativo, offrono alla propria comunità molteplici servizi quali, ad esempio: percorsi formativi, supporto ai coworker e ai manager di coworking, accelerazione di impresa, incubazione per start up e visibilità globale.
Tra i player che stanno premendo l’acceleratore sullo sviluppo nel nostro Paese c’è IWG, leader nel mondo nel settore degli spazi di lavoro flessibile, già presente sul territorio nazionale con i marchi Regus, Spaces, HQ, Signature.
Una delle mosse per consolidare la leadership è stata acquisire gli spazi del noto brand Copernico e poi stipulare una nuova partnership con BELL Group, holding che si occupa di sviluppo e gestione immobiliare sul territorio italiano con collaborazioni a livello internazionale.
La partnership ha i contenuti di un accordo di franchising: BELL Group potrà utilizzare e sfruttare i marchi di IWG a fronte dell’impegno, per la holding italiana, nell’apertura di ben 10 nuovi business center a Como (1), Varese (1), Parma (3), Reggio Emilia (2) e Modena (3) da completarsi entro il 2026.
Oggi Iwg fornisce 5 milioni di metri quadrati di spazi di lavoro è presente in oltre 110 Paesi in tutto il mondo e conta 2,5 milioni di clienti e aziende facendoli lavorare in modo più produttivo. In Italia è presente con 84 sedi in 15 città.
“Cerchiamo imprenditori che vogliano investire in un business di tendenza, che guarda al futuro”, dichiara Alessandro Martini, Franchise Development Director per IWG in Italia. Background professionale in ambito amministrativo e finanziario, Martini arriva in Mc Donald’s come financial controller nel 2005.
Ne diventa Direttore franchising Italia dal 2014 al 2018. “In IWG ho visto l’opportunità dei declinare le competenze acquisite nel franchising in un ambito completamente diverso dalla ristorazione”. Una sfida, ma non un salto nel buio. “Sono passato da un brand leader di settore a un altro leader, con l’entusiasmo di contribuire alla costruzione di una rete nel nostro Paese partendo da zero”, prosegue Martini.
A fianco delle sedi centrali, le aziende sono sempre più propense a investire in uffici distribuiti sul territorio. Questo consente ai propri dipendenti di ridurre gli spostamenti e lavorare da sedi idonee, ovviando ai limiti del lavoro da casa e contribuendo a ridurre le emissioni inquinanti dei mezzi. E quella che era già una tendenza in atto, lo smart working o south working o lavoro liquido, con la pandemia ha subìto una accelerazione importante e strutturale.
Nel senso che è destinata a cambiare l’orizzonte delle nostre abitudini lavorative. “Quella di IWG con i suoi brand è una proposta che si rivolge a investitori disposti a mettersi in gioco, a partner che diventano anche ambassador. Sono imprenditori, spesso attivi nel settore del real estate o proprietari immobiliari che vogliono diversificare il proprio business o mettere a reddito i propri immobili con una attività dalle importanti prospettive”. Insomma, una possibilità da valutare con attenzione per chi ha capito che il futuro del mondo del lavoro è già qui.
Come aprire un business Center con Regus? Ecco quali sono i principali requisiti richiesti:
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