I franchising americani presentano alcuni brand molto famosi e conosciuti in tutto il mondo. Anche in Italia è possibile aprire un franchising americano, optando per alcuni brand che hanno trovato il loro posizionamento anche nel nostro Paese.
Ma quali sono i migliori franchising americani da aprire in Italia? Scopri con noi i 10 migliori!
Uno dei nuovi franchising americani è Mail Boxes Etc. ha visto un’ampia diffusione anche in Italia. Quest’attività in franchising permette di fornire servizi di spedizione, soluzioni di stampa, marketing, logistica, a privati e piccole imprese. In questo momento, il franchising è presente in tutto il mondo con oltre 2600 sedi.
Avviare un’attività con Mail Boxes Etc. un investimento economico di 58 mila euro + IVA, in una città che abbia un bacino di abitanti di almeno 18.000 persone. L’affiliato verrà seguito in ogni passo: dalla scelta del negozio alla formazione professionale.
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La storia della pasticceria White Bakery nasce nel 2011 a Manhattan, dall’idea di portare l’american style in giro per il mondo. L’attività in franchising con White Bakery permette di aprire un negozio che si presenta come una via di mezzo tra una caffetteria e una pasticceria, con prodotti, dolci e ricette tipiche degli USA.
Questo marchio permette di aprire un’attività diversa rispetto alla concorrenza, con tutta la formazione e il supporto del marchio.
Per accedere a quest’attività è richiesta una fee iniziale di 25 mila euro. Inoltre, si dovranno corrispondere al franchising i costi per l’arredo del locale, l’attrezzatura, il contributo pubblicitario e marketing. In totale i costi previsti per l’apertura di un franchising White Bakery sono, dunque, di 350 mila euro.
Sicuramente uno dei franchising americani più famosi al mondo è McDonald’s. Il brand conosciuto a livello globale ha una solidità molto forte sul mercato, tant’è che aprire un ristorante fast food con questa catena offre un’ottima garanzia di rientro sull’investimento.
Data la diffusione e i valori di McDonald’s l’azienda non permette a chiunque di aprire un fast food con questo marchio. Per questo motivo, la selezione di accesso al franchising è svolta in modo accurato e rigoroso.
Chi riesce a superare il colloquio iniziale, deve dimostrare di avere anche un’ottima capacità finanziaria, di almeno 250 mila euro. Il profilo ideale ricercato da McDonald’s prevede una persona dallo spirito imprenditoriale, motivato, con la voglia di fissare un contratto ventennale e un’età compresa tra i 32 e i 49 anni.
Come McDonald’s anche quest’altro marchio americano non ha bisogno di tante presentazioni, stiamo parlando di Burger King.
Questo Fast Food diffuso in tutto il mondo e in stretta concorrenza con McDonald’s è riuscito a farsi apprezzare molto anche in Italia, tant’è che adesso la sua diffusione è davvero importante.
Per affiliarsi al franchising di Burger King sono richiesti una fee d’ingresso di 3 mila dollari una tantum, una royalty del 6% per l’utilizzo del marchio, la disponibilità a sottoscrivere un contratto ventennale e un contributo marketing del 5%.
Inoltre, bisognerà corrispondere anche le somme necessaria all’arredo del locale e alle attrezzature che dipendono dalla metratura.
Anytime Fitness nasce negli Stati Uniti nel 2002, questo al momento è l’unico franchising nel mondo del fitness operativo in tutti i continenti del mondo.
Presente in ben 37 paesi, con oltre 4900 centri aperti e 5 milioni di iscritti è sicuramente un franchising americano promettente per chi vuole inserirsi nel mondo del fitness.
Per l’apertura di un centro fitness Anytime è necessario corrispondere una fee d’ingresso di 39 mila euro. Viene richiesto anche un investimento per le attrezzature del locale, per l’allestimento, il software di gestione.
Il brand offre una formazione attenta e continuativa nel tempo, supporto nella gestione e in fase di apertura, la possibilità di finanziare la somma necessaria all’allestimento del locale.
Un altro brand molto famoso in tutto il mondo e non solo negli Stati Uniti è KFC Kentucky Fried Chicken. Questa è una catena di ristoranti fast food è specializzata principalmente nella vendita di piatti a base di pollo fritto.
KFC è un marchio che presenta ben 19 mila ristoranti in 116 paesi in tutto il mondo. Per aprire un KFC in Italia è richiesto al franchisee un locale di minimo 450 MQ, locato in centri commerciali, zone ad alto flusso pedonale, centri cittadini. Il bacino d’utenza dev’essere di minimo 40 mila abitanti.
L’investimento complessivo per aprire un Kentucky Fried Chicken in Italia è di 1 milione di euro. In cambio si ottengono: supporto, un format completamente chiavi in mano, formazione in fase di pre-apertura e nel corso dell’attività.
Blooker è un progetto di franchising fondato da John Blooker a Dublino e poi esportato negli Stati Uniti. Questo franchising permette di aprire un negozio di abbigliamento uomo, che offre uno stile unico e perfetto per parlare sia ai più giovani sia agli uomini adulti.
Blooker garantisce ai suoi affiliati: esclusiva di zona, valutazione e location gratuita, assistenza gestionale in fase di pre e post apertura, supporto per l’attività di promozione. Per aprire un franchising Blooker è necessario un negozio di minimo 80 MQ e un capitale disponibile non al di sotto dei 50 mila euro.
Domino’s è uno dei marchi che vende pizza a domicilio e direttamente nei suoi negozi, tra i più conosciuti al mondo. Oggi è possibile aprire in franchising un ristorante Domino’s Pizza con un investimento complessi tra i 220 e i 250 mila euro, questo varia anche in base alla metratura del locale.
Il marchio richiede un 40% dell’investimento di capitale proprio e il resto si può finanziare mediante i vari istituti di credito che hanno una partnership con l’azienda.
Domino’s Pizza offre il suo supporto al franchisee in tutte le fasi: ricerca della location migliore, progettazione, ristrutturazione del punto vendita, allestimento del locale, formazione e ricerca del personale, lancio della pizzeria e strategie pubblicitarie.
Rimanendo nel settore dei nuovi franchising americani non potevamo non citare Subway. Questa catena di ristoranti in franchising è diffusa in tutto il mondo ed è conosciuta principalmente per i suoi prodotti realizzati con ingredienti freschi, i panini a prezzi bassi e un servizio veloce.
Per affiliarsi a Subway è necessario versare l’8% del fatturato come royalty fee e il 4% come contributo marketing. Oltre alla fee d’ingresso bisogna considerare anche il capitale necessario all’arredamento, l’attrezzatura del locale e la licenza Subway che porta l’investimento complessivo a circa 144 mila euro.
Subway offre a tutti i suoi affiliati: supporto, formazione, training, assistenza sul prodotto e pubblicitaria, accordi vantaggiosi.
Roadhous Grill era una catena di ristoranti fast food statunitense. L’azienda madre però non riuscendo a mantenere il suo posizionamento in USA, ha venduto il marchio che ora è controllato dall’azienda italiana Cremonini SpA.
Aprire un ristorante Roadhouse Grill in Italia permette di avviare una stakehouse, che offre prodotti di ottima qualità, tipici della tradizione americana ma con prodotti realizzati con carni rigorosamente italiane. I franchisee ottengono dal gruppo una formazione intensa, che prevede un periodo di sei mesi presso uno dei loro ristoranti.
Oltre alla formazione offre: supporto nell’allestimento del locale, installazione delle attrezzature, avvio del locale, piano di marketing, formazione per il personale. Il costo per avviare un Roadhous Grill in franchising è di 700 mila euro.
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