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Bubble Tea in franchising: un mercato in forte espansione con importanti player in Italia

bobble bobble

Il bubble tea sta diventando un prodotto sempre più amato. Oggi il mercato a livello mondiale vale 2,7 miliardi di dollari e secondo le stime si stima una crescita che supererà i 4 miliardi. La stima è stata fatta da Cross Border Growth Capital, che a questa bevanda a base di latte, tè e perle di tapioca, ha deciso di dedicare un report specifico indicandola come una next big fing nel settore del food. La passione per il Bubble Tea è diventata sempre più ampia anche in Italia, dove ammontano a 30 milioni di euro le vendite, prospettando un arrivo a 95 milioni di euro nel 2027.

A trainare la crescita, le catene specializzate che hanno saputo superare anche il lockdown puntando al delivery e all’e-commerce. Tra queste ci sono: Frankly – Bubble Tea and Coffee, con 9 punti vendita e 2,3 milioni di euro di vendite nel corso del 2021, che presto grazie a un fondo di venture capital potrà anche digitalizzare il suo business creando un nuovo sistema di fidelizzazione dei clienti e una customer base proprietaria. L’obiettivo: arrivare a 33 punti vendita in Italia nel prossimo biennio per poi sbarcare in Europa.

Bobble Bobble: una catena di Bubble Tea in crescita

Un’altra catena che sta vedendo una forte crescita nel settore è Bobble Bobble. Nata a Lucca nel 2017, oggi conta 18 punti vendita in franchising e 3 punti vendita diretti, la sua estensione va dalla Sicilia alla Val D’Aosta. Nel corso del 2021 ha fatturato 900 mila euro, e presto secondo le stime nel 2022 il bilancio finale sarà triplicato raggiungendo i 3 milioni di euro. Con le vendite dei locali, però, l’intero business frutterà in totale nel 2022, 10 milioni di euro.

Una crescita realizzata grazie a una rete di locali posizionati nelle principali città italiane, in grado di conquistare anche un mercato differente ossia quello della provincia: con ben 12 inaugurazioni entro la fine del 2022.

Simone Simonelli, fondatore e proprietario di Bobble Bobble con Nicolò Ossino, ha sottolineato come nel 2019 c’erano problemi di approvvigionamento da Taiwan per le materie prime.

Adesso, però grazie al primo laboratorio in Europa dedicato alla produzione di ingredienti esclusivi per il Bubble Tea, con molte materie prime italiane sarà possibile far accrescere sempre di più il business, grazie a tempi di attesa ridotti per l’acquisto degli ingredienti necessari per la sua realizzazione.

Bobble Bobble a meno di un anno dall’inaugurazione dello stabilimento a Lucca, costato 250 mila euro, è insufficiente per star dietro alle richieste del mercato, l’azienda ha deciso di fare un investimento di 600 mila euro per raddoppiare la superficie a decuplicare la produzione.

Secondo Simonelli: le nuove macchine entreranno in funzione a settembre per poi raggiungere il pieno regime del 2023, con l’introduzione di una linea dedicata alla lavorazione della tapioca

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