Doppio Malto franchising è un marchio che vede un ottimo connubio tra la produzione di birra artigianale abbinati a piatti studiati appositamente per riuscire a sposarsi con il sapore della bevanda che piace sempre di più agli italiani.
Il connubio tra la birra artigianale e i piatti è la ragione del successo dei vari ristoranti Doppio Malto in franchising.
Il primo franchising è nato a Verona nel 2017 grazie all’apertura di Roberto Locatelli che ha affermato: “Mi sono innamorato dell’idea, ma soprattutto ho creduto in un marchio che stava nascendo in quel momento e sono felice di essere stato il pioniere di quest’avventura”.
Un’avventura che, a distanza di alcuni anni, ha portato i suoi frutti e tanta soddisfazione, grazie anche a un mercato, quello delle birre artigianali, in crescita esponenziale. Abbiamo chiesto a Roberto di farla vivere anche a noi, raccontandocela.
La storia di Doppio Malto nasce nel 2004 con un birrificio a Erba (Como) e un locale accanto dove poterla gustare. Oggi, il format conta oltre 30 locali in Italia e all’estero. Oltre a bere birra artigianale prodotta dall’azienda, nei locali si mangiano piatti pensati appositamente, in cui la qualità degli ingredienti è al primo posto.
Ma i ristoranti Doppio Malto sono, soprattutto, un posto dove stare bene insieme. Il locale di Verona ha una superficie di mille metri quadri, più il parcheggio.
È di Roberto Locatelli il primo locale affiliato a Doppio Malto: mille metri quadri nella zona industriale di Verona. Imprenditore, con alle spalle molti anni di esperienza nell’ambito della ristorazione in franchising, ha creduto e investito in un brand che, nel 2017, stava cercando il format ideale.
“Oggi è un business di grande successo, che nemmeno il Covid può fermare”. Mi sono innamorato subito dell’idea Doppio Malto, che prevedeva la capacità anche di mettersi in ascolto del franchisee, che poi a sua volta ha il contatto diretto con il cliente e può verificarne le sensazioni
Investire nell’apertura di una birreria in franchising Doppio Malto può essere un’ottima opportunità imprenditoriale. A conferma di ciò abbiamo chiesto a Roberto Locatelli il primo a investire nel marchio in franchising, per quale motivo ha deciso di entrare nel mondo della ristorazione con questo brand.
Roberto Locatelli ha affermato: Quando ho conosciuto Giovanni Porcu, il creatore e titolare del marchio Doppio Malto, aveva appena acquisito il birrificio di Erba e stava ancora studiando il format, anche se esisteva già un locale. Io venivo da una lunga esperienza sempre nell’ambito della ristorazione in franchising, da McDonald’s, e sono rimasto colpito dal progetto e dalla professionalità del franchisor.
Non me la sentivo di aprire qualcosa da solo, mi piaceva l’idea di condividere le difficoltà e l’esperienza con una realtà già esistente, anche se da sviluppare. L’approccio di Doppio Malto è sempre stato legato a due parole chiave: elasticità e rigore.
La qualità è al primo posto: non solo per quanto riguarda la birra. Tutte le materie prime dei piatti e il servizio in generale hanno standard elevati.
Elasticità nel mettersi in ascolto di chi ha il rapporto diretto con il cliente e può trasmettere il “sentimento” di quest’ultimo, cioè il franchisee. Ma anche un rigore positivo nel controllo qualità: provenienza delle materie prime, ricerca nelle ricette proposte, standard elevato del servizio in generale. Il bello è proprio questo: nonostante i numeri di produzione siano cresciuti davvero tanto negli ultimi anni, il livello qualitativo del format è rimasto del tutto inalterato.
Roberto Locatelli ha avuto con Giovanni Porcu un primo contatto nel novembre del 2015, per altre ragioni professionali.
All’inizio del 2016 aveva già la location, ma poi c’è voluto più di un anno per trasformare l’idea in qualcosa di concreto, un po’ perché sono stato il primo franchisee, dato che il ristorante è piuttosto ampio: mille metri quadri, più il parcheggio.
Ha investito 1 milione di euro nel lancio, ma normalmente ne servono meno, dipende dalla grandezza del ristorante. Locatelli ha affermato: Oggi penso che tutta la fatica, fisica ed economica, sia stata ripagata, visto che Doppio Malto sta andando alla grande!
Abbiamo chiesto a Roberto Locatelli anche cosa è successo durante il periodo del Covid-19:
“Eh sì. Gli ultimi anni sono stati i più duri. Ma non tanto per l’evidente perdita economica. Perlomeno, non solo. Per me è stato importante non far venir meno la fiducia, soprattutto in chi lavora con me, i miei ragazzi: una ventina nei mesi estivi e dieci in più in quelli invernali, perché noi lavoriamo in una zona industriale, con la Fiera di Verona vicina e tanti uffici.
Nel periodo della chiusura per pandemia abbiamo iniziato a consegnare a domicilio. L’ho fatto anch’io, non mi sono tirato indietro! Chi aprendo la porta di casa si stupiva, conoscendomi, gli spiegavo che per me è importante espormi in prima persona. Insomma, dare il buon esempio.”
La realtà di Doppio Malto Franchising è abbastanza trasversale, in termini d’età. Nel ristorante vengono accolte famiglie con bambini, ma anche coppie o persone più grandi. I ragazzi più giovani, invece, scelgono la location magari per festeggiare un’occasione importante, per esempio il compleanno o la laurea.
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