“Date alle donne occasioni adeguate ed esse
potranno fare tutto”, diceva Oscar Wilde.
Oltre alle occasioni, in Italia esistono anche
investimenti agevolati dedicati alle aspiranti
imprenditrici. Vediamo quali sono e che
requisiti bisogna avere per accedere.
La legge italiana n. 215/92, “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, prevede
agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne. Per fruire delle agevolazioni e presentare domanda, le PMI in rosa devono possedere i seguenti requisiti:
• ditta individuale, il titolare deve essere una donna
• società di persone e cooperative, deve esserci almeno il 60% dei soci donne
• società di capitali, almeno 2/3 delle quote devono essere in possesso di donne e l’amministrazione deve essere composta almeno da 1/3 di donne.
Per quanto riguarda le piccole imprese i requisiti da possedere al momento della domanda di partecipazione al bando sono:
• avere meno di 50 dipendenti
• avere un fatturato inferiore a 7 milioni di euro o 5 milioni di totale di bilancio
• non essere dipendenti da imprese partecipanti.
Ecco i tipi di agevolazioni che spettano alle donne che costituiscono imprese femminili,
ossia, che rientrano nei requisiti sopra elencati, a seconda del bando a cui partecipano e al tipo di ente a cui si rivolgono.
Contributi a fondo perduto: sono incentivi che servono ad avviare l’impresa femminile,
per cui sono costituiti da una parte di capitale che non deve essere restituito, generalmente il 50% dei fondi sono a fondo perduto e il resto è rimborsato in rate mensili a tasso agevolato.
Agevolazioni per avviare l’attività imprenditoriale, realizzare nuovi progetti aziendali, acquistare nuovi prodotti e servizi, ecc.
Fondo di Garanzia: non è un contributo economico, ma permette di richiedere un finanziamento garantito dallo Stato. Il Fondo non interviene nei rapporti tra il beneficiario e la banca né tantomeno sui tassi di interesse applicati ma sulle garanzie reali, assicurative e bancarie. Le domande per la concessione della Garanzia dello Stato possono essere presentate sia dalle imprese femminili che dalle professioniste, direttamente alla banca e al Fondo.
Microcredito: anche questo tipo di agevolazione prevede non un contributo
economico ma la garanzia sull’eventuale prestito richiesto da imprese femminili già
costituite o da professioniste con Partita IVA da almeno cinque anni. Per accedere al
microcredito le imprese e le professioniste non devono avere più di cinque dipendenti,
dieci in caso di società di persone, SRL semplificate e cooperative.
Autoimpiego Invitalia: strumento di sostegno per creare, sviluppare e avviare piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupate e donne in cerca di prima occupazione. La gestione del fondo, è assegnata a INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa che si occupa di valutare le domande di contributo a fondo perduto e di mutuo a tasso agevolato e offrire l’assistenza su tre importanti iniziative che sono:
1) lavoro autonomo, sotto forma di ditta individuale
2) microimpresa
3) franchising.
A causa dell’esaurimento dei fondi, non è più possibile presentare nuove domande di agevolazioni per l’Autoimpiego ma grazie alla nuova Legge di Bilancio 2017 potrebbe essere rifinanziato.
4) Incentivi SMART&START: incentivi e agevolazioni start up innovative Italia.
COME E DOVE PRESENTARE UNA DOMANDA
Le donne interessate ad accedere ai finanziamenti a fondo perduto e alle agevolazioni della legge 205/1992 devono verificare l’uscita dei bandi sul sito del MISE o della propria regione. Tali bandi sono infatti periodicamente pubblicati, specificando le risorse disponibili le modalità di finanziamento a fondo perduto e delle agevolazioni per l’imprenditoria femminile. Una volta uscito il bando, è necessario verificare il possesso dei requisiti e la possibilità di presentare la domanda utilizzandi i moduli pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Successivamente all’invio della domanda, l’ente gestore, provvede alla pubblicazione della graduatoria sulla base di criteri ben precisi quali: occupazione, fattibilità dell’idea di impresa, partecipazione femminile, business plan, certificazioni ambientali e di qualità.
Per vedere i bandi finanziamento donne 2017 aperti o di prossima apertura: WBOGROUP.IT Oppure contatta: [email protected]
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