Kentucky Fried Chicken è sbarcato lo scorso 17 gennaio a Roma Tiburtina con il suo quinto punto vendita nel Comune di Roma. L’apertura di gennaio conferma l’interesse del brand per il canale travel, infatti il ristorante, dopo quelli di Venezia Santa Lucia, Bologna e Genova Brignole, è anche il quarto che fa parte del circuito Grandi Stazioni Italiane.
“Abbiamo aperto il primo ristorante KFC nel canale travel a fine 2018, nella stazione di Venezia Santa Lucia. Ad oggi i nostri ristoranti presenti nell’ambito del captive market sono il 10% sul totale in Italia. Nel corso del 2020 prevediamo di destinare il 15% delle nuove aperture a questo canale, che è sicuramente strategico perché ci consente di intercettare le persone del territorio edanche, soprattutto nelle città a maggiore vocazione turistica, i visitatori da ogni parte del mondo” dichiara a Start Franchising Corrado Cagnola, AD di KFC Italia.
Il ristorante è gestito dalla US Food Network S.r.l., il Franchising Partner di KFC che in Italia già gestisce complessivamente sedici punti vendita del brand. Il fast food di Roma Tiburtina ha una superficie di 350 metri quadri, dispone di 90 posti a sedere e postazioni di ricarica per i device elettronici.
Il colosso del pollo fritto nasce negli Stati Uniti nel 1930 e oggi conta più di ventritremila ristoranti in 140 paesi. La società fa parte del gruppo Yum! Brands Inc. che comprende anche i marchi Pizza Hut e Tac o Bell. Kentucky Fried Chicken dà lavoro a 750.000 persone nel mondo e con l’apertura di Roma Tiburtina si aggiungono altri 40 posti di lavoro. Il fast-food delle ali di pollo è arrivato in Italia nel 2014 e KFC e ha inaugurato 40 ristoranti in 12 regioni.
“Per il 2020 prevediamo 20 nuove aperture di cui il 35% nei centri commerciali, il 20% col formato drive, il 30% in cittá,e il 15%, come dicevo, nel canale travel. L’obiettivo strategico è innanzi tutto raggiungere regioni dove ancora non siamo presenti, ma continueremo anche a consolidare la nostra presenza in quelle dove abbiamo già diversi ristoranti. Continueremo poi l’attività di digitalizzazione dei ristoranti per rendere l’esperienza dei nostri consumatori sempre più in linea con le loro abitudini, anche per quanto riguarda la comunicazione e la fruizione del servizio nel punto vendita. E quindi, ad esempio, estenderemo la presenza nei ristoranti di chioschi per il self ordering e continueremo a interagire con i nostri clienti attraverso la app che ha già ingaggiato una community importante. Continueremo inoltre nelle nostre iniziative di responsabilità sociale soprattutto per quanto riguarda la riduzione degli sprechi, con il programma Harvest che ci consente di recuperare e donare, attraverso le sedi regionali della Rete Banco Alimentare, le eccedenze alimentari dei ristoranti KFC. Ma anche impegnandoci nella riduzione della plastica monouso: a ottobre 2018 abbiamo avviato un’iniziativa sulle cannucce e i coperchi delle bibite, che non vengono più distribuiti se non per il take away” conclude l’Amministratore Delegato di KFC Italia.
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