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Il cibo agricolo in franchising

Agristeria, startup ideata dall’agronomo Alessandro Di Fonzo, ha lanciato una raccolta di fondi online sulla piattaforma Best Equity. Agristeria ha già raccolto, dal giorno del lancio a metà gennaio, più di 40 adesioni e oltre di 180mila euro, ma l’obiettivo, ambizioso, è di arrivare entro il 29 febbraio a 490mila euro. Attraverso la piattaforma Best Equity, il brand vuole portare la campagna in città facendo sì che chiunque possa mangiare cibo sano e sostenibile quotidianamente. La raccolta di fondi, infatti, ha come scopo il lancio di una catena di ristoranti dedicata al cibo sano e sostenibile, che unisca le formule del mercato agricolo, del ristorante e del food delivery

Agristeria in franchising

La startup prende vita nel 2013 attraverso “Casa Ti Coltivo”,  la prima agristeria in Italia, un luogo dove nasce il connubio fra negozio di frutta e verdura di propria produzione, di altri prodotti agricoli locali e la ristorazione. Agristeria, infatti,  vuole essere un luogo in cui poter comprare frutta e verdura fresche dai contadini affiliati, ma anche consumare il cibo cucinato con questi prodotti, in loco o portarlo a casa con la formula del take away o ancora ricevere la consegna direttamente a domicilio. Un format, dunque,  che unisce le formule del mercato agricolo, del ristorante e del food delivery e che, grazie al franchising,  si diffonde in maniera capillare, attraverso l’apertura di punti vendita sparsi nel paese e ubicati anche in mezzi da street food e stand di mercati contadini. Nell’idea di Di Fonzo il nuovo modello di business deve essere capace di “svecchiare” un campo come quello dell’agricoltura, affidandosi alle nuove tecnologie e andando incontro alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti al cibo sano ed ecosostenibile.

L’innovazione nel mondo agricolo

In risposta alla domanda di cibo sano e vegetale, Di Fonzo sviluppa un sistema che oltre ad essere totalmente green,  quindi in linea con i valori di salvaguardia dell’ambiente, vuole consentire una velocità di trasporto superiore ad ogni altro sistema. Nel 2018, infatti, secondo la Coldiretti, si è segnato il record del consumo di frutta e verdura degli ultimi 20 anni del comparto del cibo Made In Italy. L’idea, dunque,  nasce da una reale necessità. Attualmente il settore agricolo ed in genere i contadini sono  ancorati a vecchi tradizioni e sistemi di vendita che rendono molto difficile stare sul mercato. L’obiettivo è insegnare tecniche di marketing e comunicazione in modo da poter valorizzare maggiormente il loro prodotto, attirare consumatori consapevoli in grado di spendere di più per prodotti agricoli locali. e favorire la permanenza nel settore delle piccole aziende agricole.  Il tutto diventa realtà attraverso la figura dell’Agricoach, per insegnare ai contadini tecniche di marketing e comunicazione moderne, finora usate soprattutto dalla grande distribuzione. Strategie che si avvalgono di blog, newsletter, social network, video e podcast, che sono anche alla base della promozione del progetto Agristeria. Ma l’innovazione entrerà anche nel sistema di consegne che mira anche a ricorrere all’utilizzo dei droni.

 

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