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iGoOn: “Non andarci da solo!”

Stanco della routine e della scarsa gratificazione da lavoro dipendente, Claudio Cimmelli, all’età di 27 anni, rinuncia al “tempo indeterminato” per tuffarsi in una folle avventura, che con il tempo, assicura, rivoluzionerà la mobilità nelle nostre città. Da sempre creativo e sognatore, ha intrapreso gli studi informatici, lavorando come programmatore e consulente in molte aziende. 

Claudio, quando è nata l’idea della sua Startup iGoOn?

“iGoOn nasce nel 2014, ed è un servizio che permette di offrire o cercare un passaggio in auto, sia in maniera programmata che in tempo reale, tramite un’app per smartphone. Con l’obiettivo di migliorare la mobilità sostenibile nelle nostre città, ho investito in un progetto che potesse migliorare la qualità della vita dei cittadini, riducendo lo spreco di spese e risorse ambientali, causate dal traffico dei veicoli.”

Come è riuscito a realizzare iGoOn?

“Ragionando su quali potessero essere le soluzioni e sfruttando la scia delle nuove tecnologie, ho voluto introdurre un sistema all’interno delle città, basandomi anche su soluzioni precedentemente proposte nel carpooling di lunghe tratte.

Nel 2012 presentai una bozza di idea ad un concorso, organizzato da un’associazione che tiene in contatto aziende ed università, vincendo una borsa di studio nella Silicon Valley di San Francisco, approfondendo in ambito internazionale il legame tra start up ed innovazione. Una volta tornato, per esigenze lavorative accantonai il progetto per circa due anni.

Nel 2014 poi, ebbi l’opportunità di riaprire il cassetto dei desideri, lasciando il mio lavoro a tempo indeterminato in azienda e lanciandomi in questa nuova avventura.

Con amici e progettisti ho avviato quindi questa società, che da subito è entrata a far parte dell’acceleratore di impresa WCAP di Telecom Italia. Grazie ad un investimento economico ricevuto e ad un percorso all’interno dell’impresa, abbiamo avuto modo di realizzare il progetto iGoOn. La prima versione è stata lanciata sul mercato nel 2015 e, dopo aver raccolto i primissimi dati sulla piattaforma, siamo entrati in contatto con alcuni investitori, ricevendo, nel 2016,  un finanziamento di 660mila euro grazie al Fondo Sviluppo Regione Basilicata e al Team Ventures di Telecom Italia.” 

Quanto avete investito e a che punto dello sviluppo siete?

“Abbiamo ricevuto circa 400mila euro in equity, individuando due categorie che potessero maggiormente beneficiare del servizio. La prima ci ha portato ad ideare una piattaforma dedicata alla mobilità per gli eventi di massa, grazie a delle partnership con location o agenzie che organizzano eventi, festival, concerti o mostre. Non a caso siamo stati attivi nelle tappe del Pomigliano Jazz, tenutosi a luglio e ad agosto in tutti i paesi vesuviani, unendo necessità ed interessi comuni.

L’altro target invece, delle aziende, ci ha portato alla creazione di una piattaforma di carpooling, che distribuiamo a tutte le grandi società o poli industriali, con numerose utenze, riducendo così i costi e l’inquinamento ambientale.”

Siete alla ricerca di altri finanziamenti?

“Un sistema del genere non può mai definirsi completo, bisogna infatti seguire gli impulsi dell’evoluzione, della tecnologia e confrontarsi con il mercato. Quindi sì, siamo sempre alla ricerca di finanziamenti poiché il progetto è ambizioso ed abbiamo bisogno di ingenti capitali per poterlo diffondere capillarmente.”

Obiettivi di sviluppo a breve e medio termine?

“Puntiamo innanzitutto a migliorare e a creare nuove funzionalità, adattandoci alle necessità segnalateci dai nostri utenti e al coinvolgimento di almeno dieci aziende entro la fine dell’anno, per il lancio della piattaforma di carpooling aziendale.”

Un consiglio per chiunque fosse intenzionato ad intraprendere una strada simile?

“Vorrei rivolgermi soprattutto ai miei coetanei e conterranei, ma questo è un consiglio che mi sento di poter dare a chiunque sia intenzionato a sviluppare un progetto da startupper. La creazione di una StartUp è un investimento su se stessi, non un modo per fare soldi facili o avere un successo immediato. La voglia di lavorare in autonomia deve essere la motivazione principale!”

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