La figura dell’imprenditore si fa sempre più sofisticata con maggiore competenza e capacità di condurre l’impresa. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Imprenditoria Retail 2024, ricerca promossa da Largo Consumo con il contributo analitico di TradeLab, assieme a interventi di imprenditori, realtà associative nazionali e centri studi, per realizzare un quadro completo e dettagliato dello scenario retail italiano, che mira ad ottenere così un profilo degli imprenditori nel settore del franchising e della distribuzione organizzata.
L’Osservatorio, presentato all’interno del 3° Summit Imprenditoria Retail nella suggestiva cornice QC Terme Pavillon di Skyway Monte Bianco a Courmayeur (AO), ha visto la partecipazione di più di 1100 imprenditori italiani, di cui 601 solo della Gdo alimentare, per un totale di oltre 2.150 punti vendita provenienti da tutte le regioni italiane e operanti in diversi settori come GDO, Retail Non Food, HoReCa e Servizi.
Un aspetto interessante che emerge da questa edizione è anche il “fiuto” degli imprenditori nel riconoscere location commerciali dove aprire, che non siano i soliti ma importanti centri commerciali di prima fascia o le vie più trafficate. La ricerca della pedonabilità resta infatti il primo indicatore per la scelta dell’apertura, ma emergono nuovi spazi come la scoperta di nuovi quartieri meno battuti dalla concorrenza o oggetto di riqualificazione urbana.
Le associazioni partner: ANCD, Assofranchising, Confimprese, CNCC, Federdistribuzione, Federfranchising, Retail Institute e i patrocini di Regione Lombardia, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Sicilia e Città di Torino.
Location
Il 53% delle location dei negozi rappresentati nel network sono ubicati nei centri città. Seguono i grandi e medi centri commerciali, per alcuni settori, in particolare quello della ristorazione. Il centro città è la location meglio valutata. Seguono i Grandi e Medi Centri Commerciali, per alcuni Settori in particolare. I Retail Park sono considerati interessanti per chi opera nella Somministrazione e nel Second Hand.
Margini, Utili e Investimenti
Le aziende del panel hanno dichiarato marginalità migliorata soprattutto per Farmacie, Ottici e Second Hand. Peggiorata per 7 su 10 nella Somministrazione. Per quanto riguarda gli utili sono stati prevalentemente stabili negli ultimi due anni, mentre è risultato un miglioramento per il settore Seconda Mano. Stabile per Ottici e Telefonia, mentre è netto invece il peggioramento nel settore della somministrazione, dichiarato da 7 imprenditori su 10, e nel comparto Casalinghi. Sul fronte investimenti, si assiste a una fase di bassa propensione media agli investimenti. Propensioni più elevate per Second Hand e Somministrazione, ma in quasi tutti i settori più alta la propensione per le ristrutturazioni parziali o complete.
Focus Gdo alimentare
Le leve commerciali più importanti per avere successo nella Gdo sono la cura del personale e l’assortimento del reparto freschi. Per il supporto del network, invece, bene l’assortimento reparto freschi, prodotti a proprio marchio e prodotti di fornitori locali e localismi. Il gap da colmare, invece, è quello sul recruiting del personale.
Sentiment e prospettive future
Per il 78% del panel il sentiment è positivo per il futuro, soprattutto in tre settori: il Second hand, in sviluppo, ma anche l’Ottica e il mondo della ristorazione. L’ottimismo per il futuro nasce dalla convinzione della notorietà e della credibilità raggiunte dalla propria insegna nei confronti dei consumatori.
Focus giovani imprenditori
Un focus condotto sui giovani imprenditori (tra i 18 e i 34 anni) ha evidenziato una netta confidenza nel futuro della propria impresa: si dice ottimista l’89% degli intervistati. Oltre ai settori dove già operano, i giovani franchisee interpellati hanno affermato di guardare con interesse quello dell’immobiliare, della ristorazione, dei servizi in generale e delle palestre.
“La sesta edizione dell’Osservatorio Imprenditoria Retail segna un ulteriore passo avanti nel progetto di ricerca promosso da Largo Consumo, rivista leader nello studio della retail industry e sui mercati riferimento – afferma Armando Garosci, Direttore di Largo Consumo -. Gli imprenditori sono un motore dell’economia del commercio moderno in tutti i settori, per questo che l’iniziativa è sostenuta dalle principali associazioni di categoria e da numerose amministrazioni territoriali regionali e grandi città. Per gli imprenditori si assiste a un aumento di profili più sofisticati, competenti e capaci di condurre la propria impresa. Questi cambiamenti si attribuiscono principalmente a due fattori: in primis al costante lavoro fatto dalle insegne nella crescita professionale della propria base di persone, ma anche all’aumento della formazione degli stessi imprenditori, accelerato anche dal ricambio generazionale in cui i più giovani hanno avuto maggiore opportunità di studi oltre che essere cresciuti in azienda. Largo Consumo con l’Osservatorio Imprenditoria Retail 2024, sostenuto dalle insegne, è sempre a fianco degli operatori per contribuire alla circolazione delle informazioni e delle idee”.
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