Quello delle affiliazioni è infatti una tipologia di formula contrattuale che consente al franchisor di espandersi commercialmente, replicare il proprio progetto e creare una rete di soggetti terzi che utilizzano il proprio marchio, il know how, il format (layout interni, arredi, colori, ecc.) e che seguono lo stesso procedimento di erogazione di beni e/o servizi che si ritrova nel cosiddetto manuale operativo.
Tale formula consente al franchisor, oltre al guadagno attraverso la fee d’ingresso e le eventuali royalties applicate al fatturato, anche di accrescere la notorietà del proprio brand e del progetto a livello non solo locale ma nazionale e, spesso, internazionale.
Oggetto di questo rapporto commerciale è proprio il know how dell’azienda casa madre, attorno al quale si sviluppa poi anche il marchio – inteso come immagine grafica – il nome, il format e tutto ciò che consente al consumatore la cosiddetta “riconducibilità” e associazione a un determinato prodotto o servizio da parte di un’azienda.
In particolare, il know-how è definito genericamente dalla L. n. 129/2004, che regola il franchising, come “un patrimonio di conoscenze pratiche non brevettate derivanti da esperienze e prove eseguite dall’affiliante”. Si tratta quindi di un complesso di conoscenze e informazioni imprescindibili per svolgere una determinata attività, sia essa di servizi, di prodotto o industriale.
Per questi motivi è fondamentale tutelare tale patrimonio, attraverso strumenti di privativa industriale ad hoc che devono essere attivati con l’apporto di professionisti esperti in materia.
La tutela deve essere preventiva, innanzitutto perché in quest’ambito di protezione intellettuale e industriale l’anteriorità consente a chi prima deposita di essere tutelato e di poter attivare determinati strumenti giuridici in via d’urgenza, quali inibitoria o sequestro.
Inoltre, diffondere e divulgare l’idea e il progetto o il format prima che questi siano “blindati” espongono l’ideatore al rischio che terzi possano registrarlo o che possano operare una contraffazione e/o imitazione dell’idea o del progetto, come del brand stesso. Gli strumenti a disposizione del soggetto che crea il marchio, il format e l’idea, e che si sta avviando a sviluppare un progetto di franchising sono diversi, tra cui: registrazione del marchio in Italia ed estensione della registrazione all’estero, registrazione del progetto e dell’idea, registrazione del format del punto vendita (layout grafici, interni, arredi, menù, ecc.), redazione del contratto di franchising con clausole specifiche a tutela del franchisor, tutela legale stragiudiziale contro gli affiliati e/o ex affiliati e/o concorrenti scorretti.
Per ulteriori informazioni su questo articolo contattare [email protected].
Un portale di idee per metterti in proprio o trasformare la tua impresa in una rete. Un database selezionato e ricco di formule collaudate per trovare la tua azienda in franchising in Italia. Qui trovi il supporto che cerchi per creare una tua attività, sviluppare e gestire al meglio una attività già esistente.
"*" indica i campi obbligatori
"*" indica i campi obbligatori
"*" indica i campi obbligatori
Grazie per aver scelto di leggere Start Franchising. Se ti interessa il franchising, se vuoi essere aggiornato gratuitamente sulle ultime notizie riguardo al settore e desideri ricevere gratis i prossimi numeri del magazine, iscriviti alla nostra newsletter.
Hai già scaricato l’ultimo numero di Start Franchising?
Inserisci qui la tua email e ottieni GRATIS la rivista in formato PDF. Inoltre, riceverai le ultime notizie riguardo al settore e i prossimi numeri direttamente sulla tua email.