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Lanciare una rete in cinque mosse

Se sei un imprenditore e stai valutando di lanciare una rete in franchising, sappi che ci sono alcuni aspetti che devi prendere in considerazione. Di seguito ne troverai almeno cinque, con una importante premessa su tutto: sempre meglio farsi accompagnare nel percorso ed analisi del sistema franchising da consulenti esperti del settore, perché affidarsi a consulenti non specializzati oppure al “fai da te” potrebbe portare a fare delle scelte strategiche e operative che potrebbero compromettere la buona riuscita del progetto franchising e provocare errori in investimenti di denaro sbagliati. Ad esempio scegliere una strategia di recruiting di affiliati non adatta al proprio format franchising, oppure non inserire nel contratto di franchising alcune norme determinanti ed appropriate per il proprio business. Ecco i cinque passi che ti fanno partire con il piede giusto.

  1. Analizzare il mercato di riferimento del proprio business, comprendere gli andamenti passati e prospettici, analizzare i competitors principali e le loro strategie sia “B to B” che “B to C”. E’ quanto mai indispensabile, prima di inserirsi in un determinato settore, studiarlo attentamente e capire quali sono le aziende/marchi che ci operano e come operano. Ad esempio se si vuole entrare nel settore del fitness in una determinata area è necessario prima di tutto verificare qual è la domanda di servizi di fitness (quanti frequentano una palestra? sesso? età? quali servizi richiedono preferibilmente?), inoltre quanti marchi e quante strutture offrono servizi di fitness? Quali sono i listini al pubblico?  Ci sono già marchi che operano in franchising? Se sì, con quale tipo di condizioni di affiliazione?
     
  2. Avere sperimentato almeno un caso di successo del proprio business (sarebbe meglio almeno tre attività) e identificarne la possibilità di replicabilità, in toto o in parte, per costruire un business model “tipo” da proporre ai futuri affiliati. Il business model è composto da tutti quei fattori aziendali materiali (strumenti, arredi, segni distintivi, prodotti, hardware…) ed immateriali (esperienze, procedure, regole, notorietà del marchio, software…..) che combinati insieme hanno portato l’attività ad avere successo, cioè a essere redditizia, e che, nel loro insieme, possano essere riprodotte con successo più volte anche a lunga distanza.
     
  3. Verificare, attraverso la costruzione di un business plan dedicato, che il conto economico dell’affiliato “tipo” produca reddito e consenta di raggiungere l’ammortamento dell’investimento iniziale di start-up dell’attività nell’arco di tre o quattro anni. Ad esempio, in un franchising così detto di “prodotto” come il settore della moda (vendita di abbigliamento, calzature ed accessori) solitamente l’investimento iniziale è concentrato prevalentemente sull’arredamento e l’immagine del negozio (la merce solitamente è in conto vendita), solitamente non ci sono fee di ingresso e royalty. In un franchising di “servizi”, dove è prevalente il trasferimento di know-how, nell’investimento iniziale è presente facilmente una entry fee e nei costi periodici una royalty.
     
  4. Costruire il conto economico del progetto franchising (quindi del franchisor) in un arco temporale di almeno cinque o sei anni, verificare che sia redditizio e consenta l’ammortamento delle spese di costruzione del progetto in un arco temporale di massimo due anni. Il conto economico è una parte rilevante che compone il business plan, è un prospetto che mette in relazione costi e ricavi e determina il reddito (ricchezza) prodotto dall’attività che può essere un guadagno (utile) o una perdita. Il business plan oltre al conto economico comprende la spiegazione dettagliata di una attività (business model) e il piano investimenti iniziale ovvero quanto si deve prevedere a livello di denaro per far partire l’attività.
     
  5. Costruire una strategia di marketing di recruiting (ricerca affiliati) in un arco temporale di circa quattro o cinque anni identificando i canali e il budget dedicati annualmente. Per costruire una attenta strategia di marketing è necessario conoscere ed essere consapevoli del profilo dell’affiliato: che tipo di competenze deve avere, livello culturale, sesso, capacità di investimento, capacità manageriali e organizzative.

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