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Come salvare soldi e tempo

Anche nel franchising, come in tutti i settori legati al business, bisogna imparare a distinguere le proposte serie da quelle ingannevoli. Ecco alcuni suggerimenti utili per non cadere in trappole che possono farti perdere tempo e denaro. E se ti sei imbattuto in un’offerta che solleva i tuoi dubbi, contattaci, ti aiuteremo a risolverli ([email protected]).

Il franchisor promette profitti improbabili

Per certi versi l’investimento nell’acquisto di un pacchetto in franchising può essere paragonato a un deposito bancario. Al momento dell’adesione a una rete in franchising, l’imprenditore ottiene la possibilità di utilizzare un brand conosciuto e  un know-how comprovato su come gestire un’impresa. La conoscenza acquisita protegge le società affiliate contro la bancarotta, quindi acquistare una licenza in franchising, un sistema collaudato, offre buone probabilità di successo. Puoi anche aspettarti un buon tasso di rendimento del capitale investito e un bonus per la creatività e l’impegno al lavoro. I titolari di sistemi davvero testati vi presenteranno calcoli abbastanza precisi (confermati dai risultati di unità proprie o in franchising che operano nelle loro reti), che determinano l’importo che dovete investire e quali profitti potete aspettarvi.

Per questo, se qualcuno promette profitti “astronomici” a seguito di investimenti magari anche contenuti, potremmo trovarci di fronte a una frode. Il franchising a quel punto diventa uno specchietto per le allodole o una vendita piramidale mascherata, formula peraltro fuori legge in Italia dove pochi al vertice della gerarchia guadagnano una fortuna. Per verificare gli offerenti incerti, ti consigliamo di leggere attentamente i nostri articoli e controllare che l’offerta contenga gli elementi del pacchetto in franchising.

Collaborazione con reti che usano formule simili al franchising

Ricordiamo i principi di base del franchising: è un rapporto tra due soggetti giuridici indipendenti,  franchisor e franchisee, dove il primo trasferisce al secondo know-how, manuale operativo, licenza d’uso dell’insegna supportandolo costantemente con servizi pre e post apertura. Il rapporto, questioni finanziarie comprese, è regolamentato da un contratto e il franchisee, lo sottolineiamo ancora una volta, gestisce una società indipendente separata. Esiste una legge di riferimento, la legge n.129 del 6 maggio 2004.

Ci sono attualmente circa mille reti in franchising in Italia (vedi l’elenco) e sempre nuove startup. Esiste anche un numero piuttosto elevato di società che operano su una base simile a quella del franchising (caratteristiche selezionate del sistema di questa formula imprenditoriale) o che si stanno orientando verso la formula classica del franchising.

L’accordo di franchising è generalmente un meccanismo collaudato per garantire un’adeguata tutela dei diritti sia del franchisor e franchisee. Se si scelgono formule simili ma non di franchising ‘puro’ conviene sempre verificare se la collaborazione proposta garantisce una adeguata protezione di tali diritti.

L’idea in sé non è ancora un franchising

Può tradursi in un sistema di franchising solo un’idea imprenditoriale testata sul mercato. Sfortunatamente, a volte ci sono pseudo-franchisor che cercano di vendere come franchise un’idea che non hanno mai sperimentato, violando tra l’altro un obbligo di legge. Gestire delle unità pilota consente di valutare se le ipotesi sulla propria idea imprenditoriale sono corrette e serve ad acquisire l’esperienza necessaria per supportare in modo efficace gli affiliati. Intraprendere un rapporto di affiliazione con un franchisor senza esperienza è una scelta ad alto rischio.

Chi si offre di rivendere la licenza di franchising

In linea di principio, non esistono sistemi di franchising in cui l’affiliato possa rivendere o comunque riallocare i propri diritti di uso del marchio a un altro soggetto senza l’approvazione del franchisor. Questo perché il franchisor deve occuparsi dell’intera rete e tutte le unità di sistema devono fornire il giusto livello di servizio al cliente.

Raccomandiamo, quindi, di contattare sempre la casa madre e di chiedere informazioni sulle condizioni da soddisfare per aderire al network. Vale la pena scoprire se l’offerente può rivendere i diritti per utilizzare del marchio etc etc e se non è forse meglio acquistare una licenza dal franchisor.

In sistemi di franchising ben organizzati, la cessione di un punto vendita viene fatto in consultazione con il franchisor e spesso è l’affiliante stesso che aiuta a trovare l’acquirente tra i candidati che lo richiedono.

Risorse di capitale richieste

In questo caso, possiamo incontrare incomprensioni o inaffidabilità da entrambe le parti. Il franchisor determina la dimensione dell’investimento che il potenziale affiliato deve sostenere e le regole delle modalità di finanziamento (fondi propri, credito).  A loro volta, i franchisor mostrano talvolta eccessivo ottimismo e si presentano ai candidati con un livello troppo basso di investimenti richiesti. Bisogna ricordare che l’importo dell’investimento calcolato correttamente dovrebbe consentire di finanziare almeno:

  • Location
  • adeguamento del locale
  • fee di ingresso
  • copertura delle perdite fino al raggiungimento della redditività.

Master franchising

Molti sistemi funzionano con successo sulla base di un master franchise. Il potenziale candidato deve dedicare più tempo a verificare l’offerta. Soprattutto, si dovrebbe considerare se il sistema opera già in mercati simili al nostro per essere più sicuri che i consumatori del nostro Paese possano rispondere positivamente alla proposta.

La cosa più importante da evitare è che il raggiungimento di risultati finanziari positivi  sia troppo dipendente dalla rivendita di ulteriori licenze. L’attività deve essere redditizia e soddisfacente a livello operativo, grazie alla redditività del business

Attenti al broker …

I sistemi di franchising più noti evitano lo sviluppo attraverso venditori intermedi, perché lo scopo di tali broker è solo quello di vendere rapidamente la licenza e non di garantire uno sviluppo del sistema adeguato nel lungo periodo. L’assunzione di un intermediario potrebbe indicare che il franchisor non considera prioritario il proprio mercato e uno sviluppo sano della rete.

Diverso è quando i franchisor impiegano persone che consentano loro di acquisire conoscenze sul nuovo mercato, raccogliere candidature o fornire le prime informazioni ai candidati (nel caso ci siano barriere linguistiche).

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