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Franchising: un mercato dinamico. Un’Innovazione oltre confine

Uno degli aspetti più interessanti del mercato del franchising è che si tratta sicuramente di un mercato dinamico. Ogni anno nascono nuove idee e nuove proposte nei segmenti più disparati e imprese pronte a lanciare il proprio format e a costruire la propria rete.

Ma diciamoci la verità, non sempre nuovo è sinonimo di innovativo, soprattutto nel mondo del franchising.

Se è vero infatti che molti format si rivelano vincenti, per altri la sorte non è delle migliori, sorte che spesso viene condivisa anche con tutti quegli affiliati che, presi dall’euforia della novità, si lanciano magari senza le dovute verifiche e gli opportuni accorgimenti.

Resta allora solo la possibilità dei mercati più battuti? Tutt’altro.

Va detto infatti che alcune delle nuove proposte si rivelano davvero innovative e riuscire ad entrare in un mercato emergente al momento giusto può rappresentare un’opportunità unica.

Per avere una buona chance, serve uno scenario un po’ più ampio a cui guardare, abbastanza grande da prospettarci un ventaglio di scelte da mettere a confronto e da poter valutare. Serve iniziare a guardare oltre confine.

Il mercato del franchising europeo

Il mercato europeo offre diverse possibilità, spesso in settori che in Italia non esistono ancora e che magari nella nazione di provenienza sono invece più che consolidati.

Quando nel 2010 decisi di aprire il primo punto di fotoepilazione in franchising nel nostro paese, questo servizio era ancora riservato ad una cerchia di facoltosi clienti che potevano permettersi sedute piuttosto costose fornite solo da personale medico.

In Spagna, invece, lo stesso servizio veniva prestato già nell’estetica. Si vendeva a prezzi decisamente accessibili ed il mercato stava già rispondendo in maniera più che positiva. L’opportunità da cogliere era del tutto evidente.

Eppure, se non avessi guardato oltre confine, forse questo tipo di offerta sarebbe arrivata in Italia con ulteriore ritardo, o forse, chissà, non sarebbe arrivata affatto.

Ed invece oggi in Italia l’estetica avanzata non solo si è evoluta, ma negli ultimi dieci anni sono nati nuovi brand, è cresciuto il mercato e ci sono centinaia di punti affiliati presenti in ogni città d’Italia.

Essere pionieri con il franchising

Quello su cui voglio focalizzarmi, però, non è lo sviluppo successivo che ha avuto il mercato, ma la la fase iniziale, fase decisamente più interessante per un imprenditore anche dal punto di vista economico, perchè quando c’è domanda ed il tuo punto è l’unico (o uno dei pochi) nell’intera nazione, è lì che avviene la magia.

Certo, arrivare ad apertura nel momento in cui la legislazione non era ancora consolidata non è stato facile ed ha comportato una serie di rischi, ma oggi posso dire con certezza che ne è valsa decisamente la pena.

A chi dubita del fatto che questo tipo di mercato, senza una prima apertura, poteva anche non svilupparsi affatto, voglio riportare un altro esempio.

In Spagna esiste un servizio che da oltre dieci anni sta riscontrando un successo importantissimo, con oltre 50 punti operativi, e che in Italia non è ancora minimamente conosciuto. Sto parlando dell’ecografia emozionale, un’ecografia che viene proposta alle future mamme in dolce attesa che non sostituisce i controlli medici (che restano comunque insostituibili e comunque riservati a personale qualificato), ma li integrano, offrendo un’esperienza emozionale (appunto) grazie alla tecnologia 5d.

Insomma, i futuri genitori possono “incontrare” il loro bambino ancor prima della sua nascita, tenendo poi foto e video ricordo ad altissima definizione. Vi lascio immaginare la potenza e la carica emotiva del momento. E’ un mercato con un potenziale incredibile, eppure, in Italia, sta entrando solo ora, con un ritardo di ben dodici anni.

Come importare una idea di franchising dall’estero

Se questo sorprende, va tenuto conto che importare una nuova idea dall’estero richiede un certo grado di sensibilità, attenzione ed una buona dose di coraggio. Serve avere una mentalità imprenditoriale, ancor prima che da semplice affiliato.

Lanciarsi in un’impresa simile non è per tutti, lo so. Molto importante saper fare bene i conti, avere una buona visione del potenziale, proiettare sul proprio territorio il successo che un franchising ha già riscosso altrove, valutando l’impatto sulla nostra cultura e sulle nostre leggi, fattori che non sempre coincidono con quelli del mercato di provenienza, e che richiedono quindi, necessariamente, un lavoro extra. Quando però, alla fine, si quadra il cerchio… quello si che diventa un vero affare.

Le opportunità franchising dell’Italia

In Italia abbiamo la fortuna di non essere così avanti su molti settori. Ci riconoscono gusto nella moda, abilità nel food, ma in molti ambiti (e in molti aspetti) abbiamo ancora da imparare, e questo, dal mio punto di vista, rappresenta una vera opportunità.

Con le giuste valutazioni, dai mercati esteri si possono abbracciare progetti davvero innovativi, introducendo prodotti e servizi ancora poco conosciuti in Italia ma che possano rispondere a domande latenti di mercato che, seppur già presenti, non sono ancora state soddisfatte. Questo si, ci vuole coraggio.

Ma come disse Peter Ferdinand Drucker, “Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”.

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