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Kalamaro Piadinaro Milano, da Riccione alla metropoli

Kalamaro Piadinaro, il concept store che combina in un modo inedito i sapori più tipici della riviera romagnola, annuncia la seconda apertura a Milano. Lo store è una replica quasi esatta del ristorante storico di Riccione, sia nel menù che nell’atmosfera e nell’arredamento. Il locale infatti è nato proprio sulla riviera, e più precisamente a Riccione, sette anni fa. Ha avuto successo e da lì ha deciso di “esportare” il suo format a Milano, una piazza molto competitiva ma che evidentemente ha accolto in modo positivo il concept store romagnolo, visto che questa è la seconda apertura in città. La prima era stata lo scorso giugno in piazza Olivetti, zona Ripamonti, accanto alla Fondazione Prada, all’interno del centro direzionale di Symbiosis.

Kalamaro Piadinaro in crescita: apre il secondo locale a Milano

Questo ristorante innovativo ideato da Gabriele Urbinati a Riccione unisce, attraverso variegate combinazioni, il pesce alla piadina in un menù da chef, che include primi, secondi e burger. Il brand appartiene al circuito di CirFood Retail, la società nata per sviluppare i marchi della ristorazione commerciale di Gruppo CirFood, uno dei gruppi più grandi e noti nel panorama del food service italiano. L’obiettivo del gruppo è quello di avere un portafoglio di marchi autentici, italiani, capaci di competere rispecchiando i trend della contemporaneità globale. Lo sviluppo è in corso e lontano dall’essere all’apice: probabilmente alle aperture degli scorsi mesi – a Milano a giugno 2019 e a Firenze nell’ottobre 2019 – ne seguiranno di nuove in altre città (Bologna, Torino e ancora Milano), anche se Kalamaro Piadinaro non diventerà un franchising. Come suggerisce il nome, Kalamaro Piadinaro propone due ingredienti simbolo della cultura gastronomia della riviera: la piadina e il pesce, in modo creativo, accostando sapori che non si trovano frequentemente neanche in Romagna e reinterpretando le ricette con originalità. Insomma, una “sfida” alla tradizione culinaria dove l’autenticità strizza l’occhio alla modernità. Il risultato è un menù ricco, in cui non mancano le alternative golose e “naturali”, tanto amate dal pubblico milanese. Le materie prime sono tutte di provenienza certificata, dal crudo di Parma al pomodoro San Marzano, dal Pecorino di Fossa di Sogliano al guanciale di Mora Romagnola. E gli impasti sono preparati da un laboratorio artigianale. Oltre alle piadine, ci sono anche primi, secondi, burger e dessert  con una nota speciale : gelati artigianali preparati in loco, alla crema e alla frutta, semifreddi da laboratorio artigianale, serviti in vasetti di vetro personalizzati, per un’esperienza di gusto. Il menu delle piadine spazia dalle Pi.Sardoni con alici di lampara marinate, squacquerone e cipolla rossa marinata e aceto di lamponi, Pi.Terramare con calamari alla griglia, prosciutto crudo di Parma Dop e aceto balsamico di Modena Igp, fino alle piade della tradizione come la Regina, con prosciutto crudo di Parma Dop, squacquerone e rucola. In autunno ha inoltre preso il via una collaborazione con Mattia Pastori, una delle firme più importanti del bartending italiano, che ha presentato al Kalamaro Piadinaro alcuni dei suoi drink più famosi. The Gentleman, Evo Dry Sprizt e il Negroni del professore, il bartender fondatore della scuola Nonsolococktails ha scaldato la platea fatta di colletti bianchi post lavoro e di giovani bocconiani in pausa dalle lezioni.

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